SISTEMA CARCERARIO
PRISON CHRONICLES / 2013 N.10
DAJJE
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Il sistema carcerario deve riabili- tare la persona. Non dico che lo Stato non aiuti la persona. Penso ad un deficit nella cooperazione, perché se si lavora sulla persona si ha l’opportunità di arrivare a un suo cambiamento. Non conosco le carceri del mio paese, ma ho un’idea di come sono. So che all’interno puntano tutto sul fattore militare per la riedu- cazione. Esiste ancora la tortura, il mangiare non è certo buono, c’è molto affollamento e si sca- tenano di frequente proteste che vengono sedate dalla polizia con la violenza. In Colombia concedono 3 collo- qui a settimana: 2 privati con la moglie e 1 privato con la famiglia. All’interno c’è molta corruzione perché la polizia penitenziaria viene fatta vivere con stipendi che non permettono di mantene- re la famiglia. Teniamo conto poi che in tutta la Colombia dilaga la corruzione. Così come la Colombia è cono- sciuta solo per la droga e i suoi cartelli, l’Italia non viene rappre- sentata all’estero per i suoi mo- numenti e le sue bellezze, ma per la mafia e la corruzione. La mia esperienza del carcere in Italia è che la persona detenuta sembra dare fastidio ai vari ope- ratori: se è tranquilla non viene considerata, se è arrogante le sue richieste vengono accolte. Regole che valgono in un istituto non valgono nell’altro, ma anche nello stesso carcere spesso le re- gole vengono “adattate” a secon- da di chi le applica. In Italia ci sono leggi, come quella delpermessopremio,cheaiutano il detenuto nel suo percorso di graduale inserimento nella società.Il carcere, in generale, non inve- ste realmente sulla rieducazione. Si aspetta che la persona finisca di scontare la sua pena. La logica della pena per il carcere è quella dell’esclusione sociale. I permes- si e le misure alternative aiutano il detenuto a seguire le regole, inizialmente per paura di perdere i benefici, poi, forse con il tempo, queste regole possono diventare parte della persona stessa. Questo aiuta a cambiare la vita, a riconoscere il rispetto delle rego- le sociali, aiutano a non rientrare nel circuito delinquenziale e fan- no sentire parte di quel sociale dal quale, infrangendole, era sta- to espulso.
RORHOF