PRISON CHRONICLES / 2008Â N.4
LE SEQUENZE DELLA MORTE
Ali M.
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Passeggiava tranquillo per gli stretti vicoli del mercato il giovane giardiniere del sultano. Osservava curioso le bancarelle quando, appoggiata ad una colonna, vide unanerafiguracheloosservavacon sguardo indecifrabile. Era giovane, ma non privo di esperienza il ragazzo e la riconobbe subito: era la morte e guardava proprio lui. Un freddo sudore gli imperlò la fronte. Terrorizzato, corse al palazzo del suo signore, si fece ricevere per raccontargli del suo incontro e gli chiese un cavallo per fuggire, per andare a Samarcanda e sfuggire così al suo destino. Il sultano gli diede il cavallo più bello che si poteva trovare nelle sue scuderie, il più bello ed il più veloce. Il giardiniere salì sul destriero e, veloce come il vento, galoppò verso Samarcanda attraversando colline e deserto. Solo al tramonto intravide le mura della città e la sua salvezza… Il sultano, intanto, convocò a corte la nera figura e le chiese perché aveva minacciato il suo servitore. Rispose la morte: “Io non l’ho minacciato, il mio era solo uno sguardo stupito: lo aspettavo questa notte a Samarcanda e non riuscivo a capire cosa ci facesse qui, a passeggiare per i vicoli del mercato…”. E con un orribile ghigno sparì.
RORHOF